BENITUS DI VALLERANO

Suo padre Baedeker è stato un ottimo performer agli ordini di Daniele Da Rios con cui ha gareggiato fino in CSI5* 1m55, prendendo parte ad alcuni dei più prestigiosi concorsi al mondo: Aquisgrana, Hickstead, Barcellona, Roma, Falsterbo, San Gallo, Lanaken, Dinard, Lummen,…
Baedeker è frutto dell’incrocio tra il chef de race Heartbreaker (padre anche degli eccellenti Toulon, Romanov, Orlando, Quasimodo van de Molendreef, Action Breaker, e padre di madre dell’eccezionale Cornet Obolensky) e Puursinaa, fattrice premiata in KWPN figlia di Concorde e sorella uterina di Mac Kinley, Bronzo alle Olimpiadi di  Atene 2004. Baedeker discende dal prestigioso Sina-stam, famiglia alla quale appartengono gli saltatori internazionali Modesto, Obelix, Cavalier, ecc.

La madre di Benitus, Cassandra di Villa Francesca, è una figlia del capostipite holsteiner Cassini I, grande performer sotto la sella di Franke Sloothaak e pilastro della squadra tedesca a fine anni ’90. Tra i figli di Cassini I ricordiamo Cumano (Campione del Mondo nel 2006 e vincitore di Calgary), Berlin, Cabrio vd Heffinck (vincitore di Calgary), Candillo, Carambole, ecc..
Oltre a Benitus di Vallerano, Cassandra ha prodotto Bayardo (sempre da Baedeker), saltatore in CSI 1m50. La seconda madre di Benitus, Syacinthe VDL (Natal x Emilion), ha generato Stardust degli Assi (CSI 1m50), Minta di Villa Francesca (1m45), Cinthe di Villa Francesca (CSI 1m40). A questa linea materna appartengono anche i saltatori Taloubet VDL, Bordeaux VDL, High Point VDL,…

Benitus di Vallerano ha dimostrato fin da giovane di aver qualità fuori dal comune che lo hanno portato ben presto a varcare i confini italiani ed integrare il parco cavalli dell’amazzone taiwanese Jasmine Chen. Il binomio ha ottenuto numerosi piazzamenti internazionali: a Abu Dhabi, Riyadh, Sharjah, ‘s-Hertogenbosch, Knokke, Kronenberg, Vilamoura, ecc. A coronare il sodalizio tra Benitus di Vallerano e la sua amazzone e proprietaria è stata la qualifica e la partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo 2021, occasione in cui il Sella Italiano ha sfoggiato tutta la sua classe, dimostrando di avere le qualità indispensabili per i Grandi Campionati: potenza, rispetto, reattività, galoppo e cuore.